‘Vergogna’. L’urlo dei tifosi alla squadra al ritorno in città
La contestazione esplode quando sono già le 3.30 passate: ad attendere il pullman della squadra un gruppo di tifosi, alcuni appena rientrati in città, dopo quasi 24 ore di viaggio e dopo la pugnalata del pareggio che consegna un primato beffardo. Applausi di scherno e di rabbia, urla dure soprattutto contro Magalini e Mezavilla, ma ce n’è per tutti. Unico a salvarsi è Andrea Servili, per lui il battito di mani è vero, riconoscimento ad una bandiera che sa cosa significa vestire il grigio. Nessuno si ferma, quando qualche sostenitore cerca di avvicinarsi le forze dell’ordine lo allontanano. Si ferma solo il team manager Filippo Giordanengo, ma anche il “siamo delusi anche noi” è inaccettabile per il popolo grigio. Nella notte e di prima mattina prende forma una richiesta esplicita: “Nessuno sabato, con il Pontedera, osi indossare la maglia grigia. Non sono degni di farlo”