Pillon. “Pensiamo solo a a noi e a vincerle tutte. Non si molla di un centimetro”
"Un gruppo così non si trova mica facilmente. Poche concessioni, e ben dieci occasioni almeno"
"Un gruppo così non si trova mica facilmente. Poche concessioni, e ben dieci occasioni almeno"
Una gara difficile, difficilissima. Ma Bepi Pillon, alla sua prima al Moccagatta in panchina, non è sorpreso, anzi. “Si poteva anche prevedere. Il momento è delicato, i ragazzi non hanno la necessaria serenità e lucidità, che aiuta a costruire i successi. Così, inevitabilmente, si fa più fatica – insiste il tecnico dei Grigi – Ma quel che conta è aver vinto, non aver subito reti, aver concesso poco, pochissimo, specie nel secondo tempo, perché nel primo abbiamo fatto un paio di concessioni e, invece, non dobbiamo farlo, perché è pericoloso. Dobbiamo ancora lavorare per migliorare, pr essere più compatti: quando lo siamo stati, dopo l’intervallo, le concessioni sono state quesi zero, a parte un paio di conclusioni da fuori area. E noi abbiamo creato molte occasioni: ne ho contate almeno 10, sono il sintomo di una squadra molto viva. I miei giocatori, anche questo va sottolineato, sono stati tutti bravissimi, per quello che hanno dato, ognuno di loro: anche chi era in panchina, li ho visti tutti molto presenti, e questo mi fa piacere, è un segnale importante per me, per l’Alessandria tutta”. Con un punto fermo attorno al quale ruota tutto. “Noi dobbiamo fare il nostro. Cioè dobbiamo fare 9 punti. Noi non molliamo di un centimetro: non è nel mio carattere, nel mio modo di essere”. I primi risultati del lavoro sulla testa dei giocatori si vedono. “E’ normale che ci siano certezze da ritrovare in fretta per un gruppo che, sempre avanti, a tre giornate dalla fine si ritrovi sotto di 1 punto. Ho detto immediatamente sì alla proposta del presidente e del ds Magalini – insiste Pillon – perché conosco bene il valore dei giocatori. E, ripeto, in un momento difficile come questo, sono stati tutti bravi. Anche un po’ frenetici, è vero, ma dieci palle gol significano tanto. La condizione? Nel complesso buona. Dobbiamo migliorare l’assetto difensivo, perché non possiamo concedere all’avversario la possibilità di farci male, come è successo in avvio di gara. Però, ci tengo a dirlo, un gruppo come questo non è facile trovarlo”. E ci scappa un giudizio già sentito. “Sono bravi ragazzi. Professionisti seri. Forse anche troppo bravi”. Lo aveva detto anche Braglia e quando lo si fa notare al nuovo tecnico, sorride. “Preparazione anche per gli eventuali playoff? In questo momento penso, anzi pensiamo, solo a vincerle tutte. Non si molla di un centimetro, se poi gli altri saranno più bravi, penseremno ai playoff. Non certo adesso”.