I tre dubbi di Pillon. Che sceglie Sosa, Fischnaller e Evacuo
Con il Renate non cambia l'assetto tattico, ma almeno un nuovo interprete per reparto
Con il Renate non cambia l'assetto tattico, ma almeno un nuovo interprete per reparto
I giocatori? “Intelligentissimi. Abbiamo lavorato tanto e bene. E tutti vorrebbero giocare”. Buon segnale- E Pillon? “Qualche dubbio ce l’ho”. Proprio perché sono stati tutti bravi. Un dubbio per reparto. E sono tutti dubbi per abbondanza “perché in questa Alessandria c’è tanta qualità”. Ballottaggi aperti, allora: l’idea, il nuovo tecnico dei Grigi, se l’è fatta, ma ai diretti interessati la comunicherà solo alla riunione tecnica, tre ore prima della partita. Però gli allenamenti svelano gli orientamenti, senza troppi giri di parole. Ad esempio su chi sarà il compagno di Piccolo al centro della difesa: uno tra Sosa e Gozzi, con il capitano favorito. Anche in mezzo sono almeno in tre per due maglie, la coppia più probabile sembra essere ancora Cazzola – Nicco, ma anche Mezavilla è pronto e può avere una parte fin dall’inizio E poi c’è l’attacco, dove c’è da decidere chi sarà il partner di Gonzalez, lo scoglio più difficile da superare. “Difficilissimo, per chiunque, lasciare fuori uno dei due che, insieme, hanno segnato 37 reti. Però io tengo anche ad Evacuo: è un giocatore con qualità importanti, un uomo gol, uno che può tirare fuori sempre il risultato”. Parole che suonano come una investitura per l’ex Parma. “La scelta spetta a me – ribadosce Pillon – ma tutti devono essere partecipi: dall’inizio, per 5, 30 o 60 minuti. Tutti, sempre, determinanti”. Con una certezza, che dobrebbe dare tranquillità e nuove motivazioni al diretto interessato. “La maglia numero 1 non si discute. Mai pensato di assegnarla ad altri. Fiducia totale in Vannucchi”.
Altra certezza, la gara con il Renate è assolutamente cruciale. E l’Alessandria la giocherà dopo la Cremonese: può essere un vantaggio o un carico di pressioni ulteriori? “Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a vincere questa partita, che è fondamentale. Dobbiamo vincerle tutte, è l’unica strada per andare in B. Inutile gufare, perché poi torna tutto indietro: facciamo il nostro, al massimo, è l’unico modo che conosco. I ragazzi devono andare in campo con la testa libera, pensando solo al Renate”. Che non è un avversario facile, anche se i playoff sono quasi al sicuro. “Squadra ostica, rognosa, che non ti lascia giocare e ti toglie il fiato. Quando si difende lo fa anche con dieci giocatori oltre la linea della palla. Ma nelle ripartenze è pericolosa: molto organizzata, si vede la mano dell’allenatore. Bisogna essere intelligenti, sapere anche aspettare se dovesse servire. Senza ansia, soprattutto, con la capacità di cogliere il momento più opportuno”. Il presidente? “E’ dispiaciuto, perché un esonero è una scelta sempre faticosa. Ma Luca Di Masi tiene a vincere questo campionato e lo merita, per tutto quanto ha dato e continua a dare, e fare, a questa società, a questa squadra, e a questa tifoseria. Io ce la metterò tutta: facendo mil mio meglio, che in questo momento significa, soprattutto, fare meno sbagli possibili”. Parte dei tifosi, i gruppi della Nord, non entreranno. “Mi dispiace molto, ma rispetto il pensiero e le scelte di ognuno. Avrei preferito aver tutti con noi, perché abbiamo bisogno di loro. Ma, adesso, non dobbiamo farci distrarre da fattori esterni: concentrati sono sulla partita, determinati, lucidi, sereni”