Il primo sciopero all’Outlet lascia tutti ‘appagati’
“A nuttata” del primo sciopero al Serravalle Outlet è passata e tutti hanno motivi per dichiararsi soddisfatti: i sindacalisti perché hanno dato grande risonanza ai problemi dei centri commerciali, i responsabili delle strutture perché, nonostante la manifestazione di ieri, i negozi sono riusciti a svolgere la loro attività, pur con quanche riduzione del giro d’affari, ampiamente preventivato.
Di questo la direttrice del Serravalle outlet, Daniela Bricola, ha ringraziato le autorità e le forze dell’ordine, che hanno garantito l’ordine pubblico e, di conseguenza, il diritto di sciopero e di impresa. La manifestazione si è svolta con concentramenti nelle due rotatorie stradali poste agli estremi del tratto della strada provinciale 35 bis dei Giovi dal quale si accede a Serravalle outlet, Retail park e Iper Serravalle.
Con una forbice del 30% tra le indicazione degli scioperanti e dei centri commerciali, si devono indicare in 370 i partecipanti allaprotesta, con almento 300 dirigenti e operatori di tutte le categorie sindacali. Qualche screzio polemico tra chi voleva entrare e chi manifestava per il contrario, ma anche lo scontro più vivace si è concluso con reciproche scuse.
Durante il corteo da una rotatoria all’altra, un gruppo di sette scioperanti, tra i quali due lavoratori del Serravalle outlet e uno dell’Iper Serravalle, hanno chiesto e ottenuto di essere ricevuti dalla direzione del Serravalle outlet ed è stato un colloquio franco e chiarificatore, apprezzato da ambo le parti.
Soltanto due, su 240, i negozi che non hanno aperto, una ventina i lavoratori che hanno aderito allo sciopero.
I sindacalisti hanno concluso la manifestazione promettendone un’altra dello stesso tenore per protestare contro l’apertura del giorno di Santo Stefano, tra otto mesi. Nel frattempo le forze politiche, come ventilato stamane dal senatore Fornaro, avranno il tempo, se lo vorranno, di rimettere mano al disegno di legge fermo dal 2014 per dare dignità ai lavoratori e regolarizzare la concorrenza.