Outlet, Retail park, Iper: due giorni di sciopero e 4 ore di manifestazione
La conferma al termine della riunione di ieri sera. La protesta in strada, disagi in vista
La conferma al termine della riunione di ieri sera. La protesta in strada, disagi in vista
È stato confermato e ufficialmente dichiarato per sabato e domenica, giorno di Pasqua, lo sciopero dei lavoratori dei centri commerciali di Serravalle Scrivia: Serravalle outlet, Retail park e Iper Serravalle con annessa galleria di negozi.
Per la giornata di sabato, dalle ore 9 alle 13, è prevista una manifestazione di protesta in prossimità delle due rotatorie stradali poste agli estremi del tratto della strada provinciale 35 bis dei Giovi dalla quale si può accedere ai grandi insediamenti commerciali.
Il programma della protesta sindacale è stato illustrato ieri sera nel corso della quarta assemblea dei lavoratori che ha registrato una folta presenza di sindacalisti, anche di altre categorie e qualche momento di tensione sulle scelte da attuare per rendere lo sciopero più incisivo.
Dopo gli interventi dei sindacalisti Fabio Favola della Filcams Cgil, Maura Semino della Uiltucs Uil e Cristina Vignolo della Fisascat Cisl, il dibattito si è acceso quando sono iniziati gli interventi dei lavoratori, ognuno con le proprie richieste, chi di allungare l’orario della manifestazione, chi di insistere per aprire il dialogo con la la McArthurGlen, chi ritiene inutile bloccare gli ingressi dalle 9 alle 13 di sabato, se successivamente ci sarà libero accesso per clienti e lavoratori che non intendono scioperare.
Il clima al centro fieristico si è surriscaldato nel momento in cui è intervenuto Roberto Bonati che si è presentato, ha dichiarato di essere titolare di negozi negli outlet e chiesto ai presenti se si ricordano cosa c’era in quella zona prima dell’outlet riferendosi a quando la strada era popolata di lucciole. Non ha fatto nemmeno in tempo a completare il concetto che la sua voce è stata prevaricata dai fischi e poi è stato allontanato di peso dal microfono.
Da un dibattito articolato è emerso che la ribellione a lavorare il giorno di Pasqua è solo la scintilla che ha innescato la protesta che, secondo chi è intervenuto nel dibattito, trova le sue radici nel dilagante precariato, concesso dalle leggi italiane e scaltramente usufruito dai datori di lavoro. Agli addetti alle vendite dei centri commerciali di Serravalle Scrivia hanno espresso solidarietà la sezione di Arquata e Grondona dell’Associazione nazionale partigiani italiani e i sindacalisti della Fiom, i metalmeccanici della Cgil che hanno annunciato la loro presenza alla manifestazione di sabato mattina.
Dopo aver annunciato che domani, mercoledì, una delegazione di Cgil, Cisl e Uil andrà in questura ad Alessandria per gli accordi autorizzativi ad effettuare la manifestazione, Fabio Favola ha ricordato che il sindacato non ingaggia battaglie contro alcuno, ma lotta per creare condizioni di lavoro dignitose e sabato manifesterà anche per chi non lo può fare, ha concluso riferendosi ai precari e a chi ha il contratto a tempo determinato.