Gonzalez: “Dipende solo da noi. Facciamo il massimo, non guardiamo gli altri”
La contestazione? "Fa sempre male. Abbiamo bisogno dei tifosi: inizia la parte più bella del campionato, vogliamo viverla con la nostra gente"
La contestazione? "Fa sempre male. Abbiamo bisogno dei tifosi: inizia la parte più bella del campionato, vogliamo viverla con la nostra gente"
“Chi ha detto che bastano 13 punti? Magari il conto sarà anche giusto, ma per essere tranquilli noi vogliamo conquistarli tutti e 15”. Pablo Gonzalez suona la carica: contro la Giana il ritorno al gol, anche se inutile, a Carrara una serie di assist e quello per Barlocco trasformato nella rete che ha deciso la partita. Adesso arriva il Prato e al ‘Lungobisenzio’, il ‘Cartero’ se lo ricorda molto bene, a rompere gli equilibri ci aveva pensato lui, Pablo, con una rete a una manciata di minuti dal triplice fischio. “Io penso al presente, e al futuro immediato, che si chiama, appunto, Prato. E, come il resto della squadra, non mi faccio certo condizionare dalla classifica. Ci sono 37 punti di differenza, ma non è certo a questo che dobbiamo badare. Noi dobbiamo pensare solo a continuare per la nostra strada, come abbiamo ricominciato a fare a Carrara. fare il nostro, come è successo sempre in questo campionato. Lo stiamo facendo bene, a Carrara martedì lo abbiamo dimostrato”. Una iniezione fondamentale per il morale. “Vincere fa sempre molto bene al morale: la vittoria in trasferta mancava da molto tempo, è vero, ma quel che più conta è la reazione al colpo che abbiamo subito contro la Giana”.
Se la ricorda bene, quella sfida a fine novembre, con oltre duecento spettatori a spingere i Grigi. “Era stata una battaglia, domani lo sarà ancora di più. Noi vogliamo che l’epilogo sia lo stesso: non è tanto il punteggio che conta, importante è vincere”. Prato, in cinque giorni, arbitro della corsa alla B, con la Cremonese un cammino simile, con tre impegni in casa e due in trasferte e alcune avversarie in comune: una tabella di marcia? “Assolutamente no: non una mia personale, ma nessuno dei miei compagni l’ha fatta. Abbiamo una fortuna: il campionato dipende solo da noi. E, quindi, pensiamo a fare noi il massimo, senza badare agli avversari, perché se ci riusciamo arriviamo dove vogliamo. E gli altri, gli avversari, possono fare ciò che vogliono: se noi siamo l’Alessandria, andiamo al traguardo. Noi vogliamo vincerle tutte e affrontiamo una gara alla volta: adesso la testa è solo al Prato, questa è la strategia che ci ha permesso di arrivare così in alto a questo punto della stagione”. La contestazione? “La contestazione fa sempre male. Arriva la parte più bella del campionato: è tutto l’anno che aspettiamo questo momento, vogliamo viverlo con la nostra gente”