Grigi: tre punti, sei partite e l’incapacità di ‘chiudere’ i campionati
I grigiorossi vincono a Siena: l'Alessandria complica la sua corsa verso una B che sembrava conquistata
I grigiorossi vincono a Siena: l'Alessandria complica la sua corsa verso una B che sembrava conquistata
“Sapere che l’Alessandria ha cambiato pelle perché ci temeva e per fermarci è un grande onore”. Cesare Albé, allenatore della Giana Erminio, lo dice convinto. Ed è la frase che racconta tanto di un girone di ritorno neppure da centroclassifica: quello dei Grigi, perché la formazione di Gorgonzola, nella speciale classifica della seconda parte della stagione, è la prima della classe, con merito. Un capolista deve essere lei a obbligare gli avversari a cambaire identità tattica, non il contrario: è un segno di debolezza, una ammissione di limiti che, poi, sul campo esplodono. Un episodio al quale neppure fra anni si riuscirà a dare una spiegazione: perché quello che ha fatto Vannucchi è incomprensibile, inacettabile, inammissibile. “Il ragazzo ha sentito un fischio dagli spalti e si è fermato” prova a spiegare Mauro Isetto, ma neppure lui è convinto. Quale fischio? Non c’era pressione, un rinvio di ordinaria amministrazione, nessun episodio contestato. Non solo: il portiere chiama palla a un compagno, Sosa. Evidentemente perché vuole far ripartire il gioco. Nessuno sa bene cosa gli sia passato per la testa, cosa è accaduto in quei secondi, a quel minuto 9 che può anche diventare la svolta della stagione, ma nella direzione della Cremonese. A completare il copione della giornata è un ex grigio, Scappini, a segnare le reti del successo grigiorosso a Siena. Quello che riapre un campionato che l’Alessandria avrebbe potuto chiudere almeno tre volte, e non lo ha fatto, e adesso sono gli altri a riaccenderlo e i Grigi rischiano di bruciarsi. L’Alessandria non ha mai sfruttato i risultati sfavorevoli degli altri, un limite che adesso ha un peso amplificat. perché adesso la Cremonese è a -3 e anche un arrivo alla pari è da evitare, per la posizione di svantaggio negli scontri diretti. “Siamo sempre primi” ripete Mauro Isetto, che probabilmente non avrebbe cambiato pelle alla squadra nella partita più delicata della volata finale. Già si era intuito nel primo tempo che il 3-4-3 non è per questa rosa. “Non ci è proprio congeniale”, ammette anche Isetto, ma le colpe non sono due, perché non è lui a fare azzardi quando servirebbe l’esatto contrario. E, comunque, insistiamo, la squadra che vuole vincere il campionato, anche quando va sotto in quel modo assurdo e osceno, riparte a testa bassa, mangia anche l’erba, anzi la fa mangiare agli altri. Invece l’Alessamdria è spartita, gol di Gonzalez a parte, ma gara abbondantemente chiusa La lezione di due settimane fa non è servita: qualcuno dovrebbe aver capito che gli azzardi, anche i meglio ‘preparati’, non sono per questo gruppo di giocatorii. Mai, ma soprattutto adesso. Così, nella giornata in cui sarebbe stato fondamentale tenere a distanza la Cremonese, la squadra di Tesser dimezza il distacco e incomincia a crederci di più. Questo turno rischia di avere un peso ben superiore a quello che si vede adesso, alla prima sconfitta casalinga dei Grigi e alla contemporanea affermazione esterna dell’inseguitrice. “Siamo ancora primi”, ma anche Mauro Isetto si rende bene conto che anche quando la Cremonese, nel girone di andata, è arrivata a -1, la situazione non era così seria. Può un campionato girare attorno ad un solo episodio? Adesso non si può dire, ma troppe volte i Grigi hanno resuscitato avversari che sembravano già fuori causa. Oggi, per la prima volta, la Cremonese non ci ha ‘restituito il favore. Anche per questo c’è da essere più preoccupati.