Caso outlet, la Camusso e la legge che non va
Un discorso di mezz'ora con molti applausi per la leader della Cgil
Un discorso di mezz'ora con molti applausi per la leader della Cgil
Replicare all’imposizione di lavorare a Pasqua, per sollecitare l’apertura di un dialogo con la McArthurGlen e scrivere una pagina di relazioni sindacali che diano un lavoro dignitoso e di qualità ai lavoratori dei centri commerciali di Serravalle Scrivia, ma bisogna anche andare a dire al parlamento italiano che va cambiata la legge sulle liberalizzazioni commerciali.
Questo, in estrema sintesi, il contenuto dell’intervento pronunciato ieri sera da Susanna Camusso, segretario generale della Cgil che al centro fieristico Dolci Terre di Novi ha incontrato i lavoratori dell’outlet e degli attigui centri commerciali di Serravalle.Susanna Camusso ha parlato per mezz’ora, interrotta più volte dagli applausi dei molti presenti, dopo aver ascoltato gli interventi di cinque lavoratori che hanno espresso il malumore per la richiesta di lavorare a Pasqua e Santo Stefano ma, soprattutto, per l’eccesso di precariato che si esprime attraverso contratti a tempo determinato, part time, voucher che creano un clima di incertezza tra i lavoratori.
È da qui che bisogna partire per andare a chiedere un contratto uguale per tutti i 2.500 lavoratori dei centri commerciali di Serravalle Scrivia per trasformare quella che oggi è un’evidente debolezza in una forza contrattuale enorme considerando il numero di lavoratori interessati. Susanna Camusso, nell’esprimere tutto l’appoggio del sindacato ai lavoratori, ha chiamato in causa anche le forze politiche per andare alla radice dei problemi e far cambiare una legge che è sbagliata, ma esiste e gli imprenditori la applicano. La prima donna segretario generale della Cgil è arrivata al centro fieristico alle 21,12, accompagnata da Bruno Motta, consigliere comunale del Pd a Novi, noto esponente provinciale della Fiom Cgil.
Prima di lei hanno parlato Fabio Favola, segretario provinciale della Filcams Cgil; il sindaco di Novi, Rocchino Muliere, che ha ricordato la tradizione industriale e sindacale di Novi, le preoccupazioni per il futuro dell’Ilva e consigliato di riprendere il confronto con la McArthurGlen. Successivamente è intervenuto Sergio Didier, segretario generale della Cisl Alessandria – Asti che ha sottolineato l’unitarietà dell’iniziativa sindacale, quindi ha preso la parola Maura Settimo, segretario provinciale della Uiltucs. Successivamente ci sono stati gli interventi dei lavoratori in mezzo ai quali si è inserito il coordinatore del circolo di Novi del Pd, Matteo Morando.
Presente in sala anche il senatore Federico Fornaro che ha correttamente evitato di fare passerella, non ha preso la parola, ma in tanti lo hanno guardato quando Susanna Camusso ha detto che “bisogna dire ai parlamentari che va cambiata la legge sulle liberalizzazioni commerciali”.