Amag: “La nostra acqua è potabile e sicura. No ad allarmismi ingiustificati”
L'azienda: "Il valore delle fibre di amianto/litro è di 3.500 volte inferiore al limite di attenzione "
L'azienda: "Il valore delle fibre di amianto/litro è di 3.500 volte inferiore al limite di attenzione "
Anche Amag interviene nella discussione – lanciata dal Movimento 5 Stelle – in merito alla presenza di amianto alla cava Clara e Buona, al quartiere Cristo, e lo fa – scrive in una nota – “per evitare che si scatenino ingiustificati allarmismi circa ipotetici rischi legati alla potabilità dell’acqua immessa in rete nel nostro bacino”.
“Fermo restando che nel mondo non esiste un limite stabilito per norma del numero di fibre di amianto nell’acqua potabile – spiega l’azienda – secondo l’Istituto superiore della sanità, il massimo organo preposto in Italia alla salvaguardia della salute pubblica, il limite di attenzione è di 7 milioni di fibre di amianto/litro. E per ‘limite di attenzione’ si intende il livello in cui si determina la necessità di mettere in atto misure correttive specifiche e proseguire il monitoraggio sino al rientro sotto tale soglia. E non è dunque da confondere con i limiti di legge”.
“Ebbene – prosegue Amag – Arpa Piemonte ha pubblicato i risultati delle recenti analisi effettuare sui nostri pozzi e all’uscita dal serbatoio di località Aulara (quindi dell’acqua immessa in rete). In relazione ai dati ottenuti, si può osservare come nei pozzi Amag, prendendo il dato più elevato riscontrato (2.040 ff/l), il valore delle fibre di amianto/litro è di 3.500 volte inferiore al limite di attenzione e che i valori riscontrati non rappresentano un’anomalia rispetto ai dati Arpa finora raccolti in altre zone del Piemonte. Pertanto, non esiste alcun fatto che permetta di dubitare circa la potabilità e la sicurezza dell’acqua immessa nella rete”.
La partecipata del Comune di Alessandria si rende così disponibile a rispondere a qualunque domanda o richiesta utile “ad assicurare un’informazione precisa, corretta ed esaustiva”, aggiungendo però di “diffidare chi vuole creare allarmi ingiustificati e pericolosi”.