I tifosi : “Braglia parli con noi”. Il tecnico: “Nessuna critica”
A fine gara, a Pistoia, i quasi 150 vorrebbero parlare con il tecnico. Che è già negli spogliatoi
A fine gara, a Pistoia, i quasi 150 vorrebbero parlare con il tecnico. Che è già negli spogliatoi
Al triplice fischio, a Pistoia, la squadra va verso il settore ospiti per il saluto. Gli oltre 120 tifosi, però, vorrebbero parlare con Piero Braglia, che è già negli spogliatoi. Si avvicina Cazzola, ma dagli spalti arriva una indicazione: non sono né lui, né i compagni gli interlocutori richiesti. “Contestazione? Non mi sono accorto di nulla”, replica il tecnico in sala stampa. E fa anche una puntualizzazione sulla frase di sette giorni prima nel dopogara con il Tuttocuoio, che ha fatto arrabbiare molta parte della tifoseria. “Quando ho parlato di clima da cimitero non mi riferivo certo al pubblico. Ho sempre detto che il loro apporto è fondamentale, lo è stato sempre e lo sarà fino alla fine. La mia affermazione era riferita al nostro ambiente, che solo dopo la rete di Fischnaller ha ripreso fiducia. Ci tengo a ribadirlo, perchénon ci deve essere il minimo spunto per alimentare polemiche”. Però l’atteggiamento della squadra in trasferta, la miseria di un punto in cinque gare esterne nel girone di ritorno, evidentemente lo preoccupa. “Sicuramente più della Cremonese che è risalita fino a -4. Mi allarma l’atteggiamento diverso che abbiamo in casa e lontano dal Moccagatta, dove facciamo la partita, abbiamo supremazia, come qui a Pistoia, ma non sappiamo concretizzare. Anche oggi avremo messo tremila palloni in area, ma pochi sfruttabili e molti da troppo lontano. La Pistoiese ha fatto la partita che serviva, siamo stati frenati sugli esterni. Ci hanno quasi sempre raddoppiati, non abbiamo mai saltato l’uomo e siamo stati troppo prevedibili”. Il cambio lampo di Piana? “E’ un giovane con una grande voglia di giocare: già in mattinata lo abbiamo provato perché in settimana ha accusato un risentimento, anche nel riscaldamento gli abbiamo chiesto se se la sentiva e lui ha risposto affermativamente.Poi, dopo un minuto, si è fermato (risentimento all’adduttore della gamba sinistra), così ci siamo giocati un cambio subito”. A metà della ripresa il doppio cambio, con Evacuo e Iocolano per Bocalon e Fischnaller: per dare più consistenza e fantasia? “Perché Fisch mi sembrava un po’ stanco e Bocalon troppo isolato. Anche lui, a dire il vero, si è isolato: mi aspettavo di più da lui”. La Cremonese si avvicina. “Io guardo in casa mia. Abbiamo sei gare al Moccagatta e quattro in trasferta. La squadra deve capire che il campionato si vince anche fuori casa. Non ho dubbi che lo capirà: sono professionisti seri e persone perbene”. Urge, però, capirlo in fretta, perché se Arezzo e Livorno segnano il passo, la Cremonese è ‘rinata’ e ha il vantaggio psicologico della rimonta.