I Grigi in trasferta non vincono più. E la Cremonese si avvicina
Pari senza gol a Pistoia: l'Alessandria è troppo diversa lontano dal Moccagatta e non finalizza
Pari senza gol a Pistoia: l'Alessandria è troppo diversa lontano dal Moccagatta e non finalizza
Pistoiese – Alessandria 0-0
Pistoiese (3-5-2): Feola; Colmbini, Priola, Piccoli; Bellazzini, Hamlili, Minotti, Benedetti (40’st Proia), Sammartino (30’st Zanon); Colombo (26’st Gyasi), Rovini. A disp.: Albertoni, Boni, Luperini, Varano, Tomaselli, Sparacello. All.: Atzori
Alesandria (4-4-2): Vannucchi; Nava, Piana (5’pt Piccolo), Sosa, Manfrin; Marras, Cazzola, Branca, Fischnaller (22’st Iocolano); Gonzalez, Bocalon (22’st Evacuo). A disp.: La Gorga, Mezavilla, Rosso, Nicco, Gozzi. All.: Braglia
Arbitro: Guccini di Albano Laziale
Assistenti: Marchi di Bologna e Saccenti di Modena
Note: Serata di pioggia, terreno allentato, spettatori: 1000 circo, incasso 8500 euro circa. Ammoniti: Piccoli, Colombini, Manfrin per gioco falloso Angoli: 0-7 Recupero: pt 2′, st 4′
Adesso il gioco si fa davvero duro. Nessuno ha mai pensato di vincere il campionato a marzo, ma neppure di conquistare un solo punto in cinque trasferte. E di far avvicinare la Cremonese, che avrà pur vinto a Olbia in 11 contro 9, ma nella ripresa ha interpretato l’assalto a Fort Apache. Come, invece, non fa l’Alessandria, che almeno nella prima frazione impegna Feola, nella seconda frazione quasi inoperoso, a parte l’intervento Iocolano nel recupero. Preoccupa il gioco che non c’è e se, rispetto alle altre trasferte, l’Alessandria rischia poco, è anche poco incisiva, e il segnale di allarme non è solo nel gioco, ma soprattutto nella personalità. Sono partite in cui bisognerebbe mangiare il campo e gli avversari. Neanche a Pistoia questo si è visto.
LE SQUADRE
Braglia deve rinunciare fin dall’inizio a Celjak, fermato da una indisposizione nella notte e neppure in panchina. Al suo posto Nava, all’esordio in maglia grigia, ultimo degli innesti di gennaio a debuttare. Per il resto fiducia alla squadra che ha battuto il Tuttocuoio, unica variazione obbligata Manfrin a sinistra per lo squalificato Barlocco. Atzori, alla prima in panchina, ridisegna la Pistoiese, con un 3-5-2.
LA PARTITA
Dopo la rinuncia iniziale a Celjak, Braglia è subito costretto ad un cambio, perché dopo 4′ Piana chiede la sostituzione, toccandosi l’inguine. Entra Piccolo e Sosa si sposta a centro destra. Il modulo scelto dagli arancioni obbliga gli esterni a continui ripiegamenti, per aiutare i tre del pacchetto arretrato, anche perché, soprattutto a sinistra, l’Alessandria accelera, con alcune giocate pregevoli di Fischnaller. Che al 13′ obbliga Feola all’intervento in due tempi. Si alza la pressione dei Grigi, che al 20′ sfiornano il vantaggio: Gonzalez pennella per Bocalon, che incrocia, Feola allunga la traiettoria, recupera palla Marras, che cerca l’angolino lontano. La sfera attraversa tutta l’area senza che nessun compagno arrivi per la deviazione. Il numero uno dei toscani ancora in evidenza al 26′, quando neutralizza un tiro a giro, insidioso di Marras. Che, due minuti dopo scheggia la traversa. A complicare chi deve fare gioco, quindi la capolista, la pioggia battente, dal 1′. L’Alessandria occupa spesso con intensità la metacampo e l’area avversaria e al 37′ Marras mette una palla d’oro per Bocalon che, a pochi passi dalla porta, non ci mette il piede. Nel recupero, sugli sviluppi diurna punizione, la Pistoiese segna, ma l’arbitro annulla per fuorigioco di Colombo. Un’Alessandria più intensa rispetto alle ultime trasferte, ma ancora con un gioco un po’ prevedibile. E, a destra, la cerniera scorre poco, perché Nava ha vocazione più difensiva Celjak e Marras non riesce mai a garantire due gare con lo stesso rendimento.
Inizia più aggressiva la Pistoiese, che sembra manovrare più sciolta, ma i Grigi prendono le misure, continuando però a sbagliare troppi palloni banali e a trovarsi in più di una occasione anche in inferiorità in mezzo al campo. A metà ripresa Braglia toglie Bocalon, che anche questa volta convince molto poco lontano dal Moccagatta, e Fischnaller, in flessione nel secondo temo, e inserisce Evacuo e Iocolano, per aggiungere peso e fantasia. Effetti, però, scarsi, per non dire nulle. Iocolano, al 37′, serve bene in profondità Manfin che, però, anziché proseguire l’azione servendo in area, cerca la soluzione più difficile, con palla sul fondo. Solo nel recupero un intervento decisivo di Feola su Iocolano, imbeccato da Marras. Troppo poco e il cammino si complica.