Assemblea pubblica contro la discarica
La discarica è collocata in Lombardia, ma a pochissimi chilometri dal territorio alessandrino: una cava lunga due chilometri, capace per 720.000 metri cubi di rifiuti contenenti cemento e amianto, per una quantità ben superiore al fabbisogno di smaltimento locale e di conseguenza conferibili da tutto il Nord Italia, con rischio di inquinamento atmosferico oltre a quello di interramento di sostanze pericolose.
Per questo, a Isola Sant’Antonio si è costituito il Comitato spontaneo contro la discarica sita a Ferrera Erbognone: nel corso dell’assemblea pubblica, si sono susseguiti gli interventi di Sabrina Pastrello, presidente del Comitato, e di Davide Fabbretti, coordinatore dell’Osservatorio nazionale Amianto, presente anche il consigliere provinciale Federico Riboldi.
“Alcuni dati indicano in questa terra di confine fra Alessandria e Pavia una presenza fuori norma di polvere sottili e di sostanze che avvelenano l’aria che respiriamo, con elevata percentuale di malattie respiratorie preoccupanti – spiegano – Ora a poche decine di metri dal confine della raffineria si vuole creare il più grosso centro lombardo di deposito amianto. Sovradimensionato rispetto al fabbisogno, tanto che il 75 per cento dei rifiuti arriverà da fuori Lombardia. Il che vuol dire un passaggio ancora più elevato di camion per le nostre strade. L’amianto va smaltito, ma vorremmo avere chiare tutte le caratteristiche della cava, delle procedure e del rispetto delle norme da parte di ditte private che trasportano autentiche bombe su camion. E, soprattutto, capire chi controlla il tutto, viste le tantissime sorprese negative offerte dai gestori di rifiuti o di sostanze tossiche. Organizzeremo mobilitazioni per opporci a questa struttura”.