Iocolano: “Diamo un segnale forte a noi stessi. La testa giusta già negli spogliatoi”
L'esterno è convinto che molto dipende dall'atteggiamento. "Servirà molta malizia da qui alla finr"
L'esterno è convinto che molto dipende dall'atteggiamento. "Servirà molta malizia da qui alla finr"
“Con il Tuttocuoio conta solo vincere. Per dare un segnale forte, prima di tutto a noi stessi”. Simone Iocolano non si nasocnide. Non nascinde il valore della gara di domenica, e nemmeno nasconde le difficoltà della squadre e l’imperativo di svoltare, di cambiare in fretta e bene, di tornare i Grigi dei record dell’andata. “Nelle ultime quattro trasferte sempre scofitte. Ma non è tanto il punteggio il problema. E’ l’atteggiamento, come siamo entrati in campo, come abbiamo approcciato le partite: noi non siamo questi, non siamo quelli di Livorno, di Arezzo, di Como e di Cremona. E, invece, non solo dobbiamo, ma prima di tutto vogliamo tornare ad essere i Grigi, quelli che siamo veramente e che siamo stati fino ad un mese fa”. La temperatura, nello spogliatoio, è alta? “Assolutamente no. Siamo tutti molto tranquilli. E consapevoli che siamo entrati in campo con la testa sbagliata nelle ultime quattro trasferte. Anche a Cremona, certo, che è il ricordo più fresco, ma la valutazione si può essere benessimo estesa alle altre tre piazze. Siamo molto uniti in tutto, anche in un desiderio, che è di chi ha giocato più minuti come di chi non ha ancora giocato: vogliamo tornare, lo ripeto a essere quelli di prima. E non per una gara, da adesso al 6 maggio”. Sette gare in casa e cinque esterne sono un vantaggio, soprattutto per una squadra che, al Moccagatta, le ha vinte tutte, tranne il pari con la Cremonese? “Può essere un aiuto, certo, ma dipende solo da noi. L’unica strategia che conosco, in questo momento, è entrare in campo e dare l’anima. Mancano sempre meno gare e abbiamo, comunque, un buon margine sulla seconda e sulle terze, ma non bisogna assolutamente lasciarselo scappare”. Una sola strategia, che vale per le gare interne come per gli impegni lontano dal Moccagatta. “Per me, per tutti noi, è, prima di tutto, una questione di testa. Affrontare tutte le avversarie con la testa giusta, il Tuttocuoio casa, poi a Pistoia, poi l’Olbia e Il Siena. Nessuna differenza, fino all’ultima tappa”. L’avversario, quindi, è relativo, tutto ruota attorno all’Alessandria. “Mi aspetto, ci aspettiamo un Tuttocuoio che, di certo, vuole far vedere che vale come l’Alessandria. Ha voglia di correre, cerca punti pesanti, anche al Moccagatta. Sta a noi dimostrare che siamo di nuovo noi, i Grigi, e che lo siamo, soprattytto, già dal tunnel degli spogliatoi. Perché significherebbe essere già un punto avanti”. Dove si colloca Iocolano: tra i bravi ragazzi di cui parla Braglia, come maggioranza della rosa, o tra i ‘figli di buona donna’, che in una lunga volata senza esclusione di colpi si fanno sentire? “Io sono un bravo ragazzo. Se prova a far male a qualcuno finisce che mi faccio male da solo. Però è vero, ha ragione il mister, ci sono momenti in cui conta essere nella versione più spregiudicata, che non guarda in faccia a niente e nessuno per ottenere il risultato”. Qualcuno a cui chiedere consiglio, nello spogliatoio dei Grigi? “Direi qualcuno che ha giocato di più al sud. Credo che conti, adesso, un po’ più di malizia. Il primo nome che mi viene in mente? Non so perché, ma dico Mezavilla”