L’avvocato alessandrino svela la guerra della Fiat
Sergio Favretto è stato per lungo tempo uno stimato dirigente della Provincia e ora esercita la professione di avvocato con uno studio in corso Crimea. Ma la sua passione è la storia della Resistenza e, dopo avere già scritto diversi lavori, ora ha fatto il colpo grosso, rendendo pubblici documenti eccezionali grazie ai quali ha potuto pubblicare il primo libro che racconta il ruolo avuto dalla Fiat nella Resistenza e i suoi rapporti di collaborazione con gli alleati. ‘Una trama sottile’ è il titolo del volume, pubblicato da Edizioni Seb27, che si basa essenzialmente sulle carte avute da Giancarlo Ratti, agente dei servizi segreti americani. Ora si preannunciano presentazioni importanti a Torino e in altre città.
«Ho conosciuto Ratti – dice Favretto – alla casa di riposo di Balzola, dove ha deciso di donarmi il suo archivio, che fino ad ora è stato utilizzato solo in parte. Ratti era un uomo dell’Oss, i servizi segreti americani. Fu paracaduto nel Monferrato a fine 1944 nell’ambito di una operazione che coinvolgeva tutto il Piemonte, in raccordo anche con formazioni partigiane. Il suo braccio destro era un alessandrino, Giansandro Menghi, agente del Sim, il servizio di informazione dell’esercito italiano».