Nell’infinito caos anche Costantino ci toglie certezze
Embè, certo che Felice Borgoglio col suo quarto polo ha piantato su un bel quarantotto. Rita Rossa aveva solo il problema di convincere i suoi; il centrodestra quello di non farsi del male per l’ennesima volta e i Cinque stelle già prenotavano champagne (confidando, al ballottaggio, più nei nemici degli altri che negli amici propri).
Poi è arrivato l’ex sindaco, con la sua alleanza trasversale «che vuole parlare al cervello, non alla pancia» e che apprezza le primarie… ed ecco che tutto torna in discussione.
Barosini, se gli parli di primarie, va in brodo di giuggiole, così come i suoi nuovi compagni di ventura (Rossi, Priano, Tempesta), più interessati al quarto polo che a un centrodestra dove la sfida è aperta fra tre candidati in stallo completo.
E se ad Alessandria non si decide, ci penseranno a Torino. Altrimenti a Roma. Bella roba.
La delusione di ieri però è il crollo di una certezza. Vincenzo Costantino ha annunciato di non candidarsi a sindaco, ma di appoggiare la Rossa che, negli ultimi 8 mesi, ha bastonato a giorni alterni (negli altri si limitava a criticarla).