Omicidio-suicidio a Valenza: la paura della malattia dietro il tragico gesto
AGGIORNAMENTO ORE 10.15: Il dolore e la paura della malattia scritte su un biglietto. Poche righe per salutare i figli, e spiegare che quel gesto era dettato da qualcosa che non lascia via d’uscita. E’ stato proprio il figlio della coppia a trovarli ieri sera. Il dramma si è consumato in un’abitazione di via XXIX Aprile a Valenza. Le vittime sono marito e moglie, Andrea Porta, 71 anni, e Mara Merlo, 70. L’ipotesi dell’omicidio suicidio si è fatta subito strada, ad accertarla i carabinieri della Compagnia, diretti dal maggiore Massimiliano Girardi, i colleghi di Valenza e quelli della Scientifica che hanno lavorato nell’appartamento fino a tarda notte per delineare la dinamica degli spari.
Dai primi accertamenti è emerso Andrea Porta ha impugnato la pistola (una Beretta) e ha colpito alla nuca la moglie che si trovava in cucina. Poi è andato in bagno, si è coricato nella vasca e ha fatto fuoco. Ancora. Alla tempia. È stato uno dei figli, Matteo, avvocato, a capire che qualcosa non andava. Nel pomeriggio di ieri ha continuato a telefonare ai genitori. Verso le 18 ha chiesto ad un collega di accompagnarlo a Valenza. Quando sono entrati in casa lo choc e la telefonata ai militari. L’inchiesta è diretta dal sostituto procuratore Francesca Rombolà.
Marito e moglie, 72 e 71 anni, sono stati trovati privi di vita in serata nella loro abitazione di Valenza, in via XXIX Aprile. I carabinieri della Compagnia di Alessandria e i colleghi di Valenza, con gli uomini della Scientifica sono al lavoro per chiarire la dinamica dei fatti. Si tratterebbe di un omicidio – suicidio, la cui causa scatenante sarebbe da ricercare nei gravi problemi di salute di entrambi.
Sarebbe stato l’ex orafo a sparare contro la moglie, che si trovava in cucina. Poi avrebbe raggiunto il bagno rivolgendo la pistola contro se stesso, uccidendosi.Prima della tragedia, il 72enne avrebbe scritto un biglietto per spiegare le ragioni di quella decisione estrema.A scoprire i corpi dei coniugi è stato il figlio. Nel tardo pomeriggio l’uomo ha telefonato ai genitori, non ricevendo risposta si è recato a casa insieme a un collega. Quando ha aperto la porta dell’abitazione la tragica scoperta.