Nuovi reperti archeologici e gemme verranno esposti nel municipio
Da diverso tempo, lamministrazione comunale di Serravalle Scrivia ha come obiettivo la valorizzazione del legato Santo Varni, una raccolta di taccuini manoscritti "che testimoniano scoperte, oggetti archeologici e collezioni ormai dispersi o non più identificabili" e "una piccola collezione di reperti, tra i quali si distingue una ricca raccolta di gemme antiche di consistente valore"
Da diverso tempo, l?amministrazione comunale di Serravalle Scrivia ha come obiettivo la valorizzazione del ?legato Santo Varni?, una raccolta di taccuini manoscritti "che testimoniano scoperte, oggetti archeologici e collezioni ormai dispersi o non più identificabili" e "una piccola collezione di reperti, tra i quali si distingue una ricca raccolta di gemme antiche di consistente valore"
Da diverso tempo, l’amministrazione comunale ha come obiettivo la valorizzazione del “legato Santo Varni”, una raccolta di taccuini manoscritti di estrema importanza, che testimoniano scoperte, oggetti archeologici e collezioni ormai dispersi o non più identificabili” e “una piccola collezione di reperti, tra i quali si distingue una ricca raccolta di gemme antiche di consistente valore”. Manoscritti e taccuini autografi nei quali lo scultore genovese ha raccolto la descrizione, lo studio e la riproduzione di reperti dell’area archeologica di Libarna e di monumenti, pievi e collezioni artistiche di altri siti del Piemonte meridionale.
In municipio presto troveranno adeguata collocazione anche altri reperti e la collezione di gemme.
A occuparsi dello “studio della collezione, della predisposizione delle didascalie nonché della consulenza scientifica per l’allestimento dell’esposizione permanente”, come specificano dal Comune, sarà Anna Maria Pastorino, già direttrice del museo civico di Archeologia Ligure, ricercatrice e collaboratrice scientifica dell’Università di Colonia, autrice di saggi e pubblicazioni specialistiche sulla figura del Santo Varni e sulla sua attività di collezionista di reperti d’epoca romana e, in particolar modo, di Libarna.
Il designer Elio Micco si occuperà invece della progettazione e realizzazione dei supporti espositivi per la collezione di gemme.