Federico Ferrari: un ristorante contro l’oblio di via Gilardini
Dopo esperienze di ristorazione in Canada e a Londra vuole aprire il suo "Mire puà" dove adesso ci sono solo fondi chiusi "Ci siamo innamorati di questo posto"
Dopo esperienze di ristorazione in Canada e a Londra vuole aprire il suo "Mire puà" dove adesso ci sono solo fondi chiusi "Ci siamo innamorati di questo posto"
“Quando stavamo per arrenderci, è saltato fuori questo spazio di 120 metri quadrati e ci siamo innamorati – spiega Federico – Non l’abbiamo scelto per la vicinanza con le Aie ma siamo davanti all’ingresso del quartiere e la speranza è che, un giorno, possa diventare un vantaggio essere qui”. Un ragionamento simile l’ha fatto anche Ivan Boccaccio che a qualche metro di distanza ha aperto il suo “L’antica farinata”, versione stanziale dell’attività ambulante che ha portato al successo. Ferrari a dispetto della giovane età ha già un lungo curriculum. Dopo il diploma all’alberghiero Bergese di Genova, le stagioni a Viareggio e Alassio, le esperienze in Canada e a Londra, da qualche anno è tornato a casa. Ha appena lasciato il posto di chef al ristorante Ar du veje di Silvano “Quando ero più giovane volevo andarmene – prosegue – ora non posso immaginare di cucinare altrove. Amo i funghi, i tartufi, il vino, a partire dall’Ovada. Il mio sarà un locale originale, un mix tra tradizione e innovazione. Lavorerò sui prodotti giornalieri, sulla creatività, sulle degustazioni. Sarà un ristorante raffinato ma non ingessato”.