Caso Michelin: alto il livello di attenzione da Alessandria fino a Roma
Dopo l'annuncio del rischio chiusura di un reparto della fabbrica di Spinetta Marengo e di numerosi posti di lavoro, arrivano i primi commenti dal territorio. Lavagno (Pd): "Intendiamo portare la questione in Parlamento". Sarti (Lega Nord): "Chiediamo al sindaco e presidente della Provincia Rita Rossa di attivarsi"
Dopo l'annuncio del rischio chiusura di un reparto della fabbrica di Spinetta Marengo e di numerosi posti di lavoro, arrivano i primi commenti dal territorio. Lavagno (Pd): "Intendiamo portare la questione in Parlamento". Sarti (Lega Nord): "Chiediamo al sindaco e presidente della Provincia Rita Rossa di attivarsi"
“Destano molta preoccupazione le scelte del piano strategico 2016-2020 da parte della multinazionale francese dei pneumatici Michelin” ha commentato Fabio Lavagno, deputato del Partito Democratico. “La riorganizzazione annunciata colpisce duramente i siti piemontesi mettendo a rischio la continuità occupazionale di molti lavoratori. Lo stabilimento di Fossano è quello con più lavoratori a rischio, circa quattrocento, ma i rischi coinvolgono anche centoventi lavoratori di Torino e trenta di Alessandria dello stabilimento di Spinetta Marengo”. “Non ci stancheremo di ribadire che in un territorio già fortemente colpito dalla crisi economica occorre tutta l’attenzione necessaria per evitare situazioni di perdita di ulteriori posti di lavoro. Intendiamo portare questa questione all’attenzione del Parlamento e del Governo attivandoci fin d’ora con un’interrogazione e con la richiesta di poter aprire al più presto un tavolo nazionale di confronto per poter salvaguardare gli attuali livelli occupazionali” ha concluso Lavagno.
Anche Roberto Sarti, presidente della Lega Nord in Consiglio comunale ha espresso forte preoccupazione per la già critica condizione della nostra provincia. “La Michelin ha comunicato nella giornata di ieri alle organizzazioni sindacali un piano da 580 esuberi in tutto il gruppo. In particolare saranno interessati dalla chiusura lo stabilimento di Fossano, in provincia di Cuneo, dove lavorano 400 addetti. Entro giugno poi del 2016 cesserà la lavorazione del reparto ‘ricoperti’ di Alessandria in conseguenza di ciò sono previsti circa 30 esuberi”. “Purtroppo questa è la triste realtà del Paese, non le chiacchiere del Presidente del Consiglio che vaneggia su una ripresa del tutto inesistente e sull’Italia ‘locomotiva’ dell’Europa”. La Lega Nord chiede quindi al sindaco di Alessandria che è anche presidente della Provincia “di attivarsi urgentemente presso le sedi istituzionali, regionali e nazionali, nel tentativo di salvaguardare in ogni modo i posti di lavoro”.