Marcegaglia chiude a Milano, operai verso il trasferimento a Pozzolo
Annuncio shock della neo presidente di Eni. Per i 169 dipendenti lombardi la scelta è tra una lunga trasferta o incentivi all'esodo e al prepensionamento. L'anno scorso a Pozzolo nel ciclone era finito lo stabilimento della Marcegaglia Spa.
Annuncio shock della neo presidente di Eni. Per i 169 dipendenti lombardi la scelta è tra una lunga trasferta o incentivi all'esodo e al prepensionamento. L'anno scorso a Pozzolo nel ciclone era finito lo stabilimento della Marcegaglia Spa.
Secondo la società, non si può parlare di «chiusura dell’attività dello stabilimento di Marcegaglia Buildtech di viale Sarca a Milano». Il presidente della società Fabrizio Prete ha spiegato che «la produzione di pannelli per l’edilizia industriale continuerà a Pozzolo Formigaro proprio per salvaguardare il posto di lavoro dei nostri dipendenti». Il trasferimento della produzione e dei lavoratori a Pozzolo sarà effettuato nei prossimi mesi: i dipendenti sono dunque attesi da una trasferta giornaliera molto lunga, a meno che non accettino incentivi all’esodo e al prepensionamento.
Dura la reazione dei sindacati. All’annuncio dell’intenzione della Marcegaglia Buildtech di chiudere la fabbrica di viale Sarca a Milano, gli operai sono usciti dai cancelli e hanno manifestando sul viale, all’altezza del Bicocca Village. Fiom-Cgil e Fim-Cisl hanno abbandonato il tavolo delle trattative. «Dopo aver licenziato i lavoratori di Taranto che operavano nel settore del fotovoltaico e pannelli, Marcegaglia oggi decide di trasformare la fabbrica milanese in un’area dismessa. Un’area che, guarda caso, si trova al centro del “Bicocca Village”, zona assai gettonata dal punto di vista edilizio», scrive la Fiom lombarda in una nota, riferendosi al centro commerciale che sorge alla fine di viale Sarca, nell’ex area industriale a ridosso di Sesto San Giovanni.
Tra l’altro, il Def appena varato dal governo prevede l’introduzione di «un regime di facilitazione e gratuità per i cambi di destinazione d’uso degli immobili, in particolare per quelli non utilizzati o occupati da imprese in difficoltà, nel rispetto delle esigenze di tutela del paesaggio e dei volumi esistenti degli edifici». Tradotto che non sarebbe impossibile cambiare la destinazione d’uso da fabbrica a residenziale.
Ai sindacati, la Marcegaglia Buildtech risponde che «la decisione di trasferirci anziché chiudere, è stata presa dall’azienda con grande senso di responsabilità sociale per garantire l’occupazione in un momento di grande crisi per il settore della siderurgia e dell’edilizia industriale, in particolare». Il presidente Prete ha anche mandato un messaggio netto ai rappresentanti dei lavoratori: il trasferimento a Pozzolo sarà effettuato nei prossimi mesi, «sempre che l’attività non venga bloccata causando perdita di ordini e clientela».
Dallo stabilimento milanese di viale Sarca escono prodotti per l’edilizia (pannelli, profilati, coperture per i tetti che vengono utilizzati in sostituzione dell’amianto) mentre la fabbrica pozzolese produce guardrail e pannelli portone. Nel febbraio 2013, a Pozzolo è stata annunciata l’interruzione della produzione dello stabilimento Marcegaglia Spa (72 dipendenti): la vertenza si era conclusa a luglio, con il trasferimento delle due linee produttive del tubificio allo stabilimento di Gazoldo degli Ippoliti (Mantova). A Pozzolo dunque era rimasta solo la Buildtech.