A Spinetta Marengo una “nuova discarica”?
A chiedere spiegazioni all'amministrazione comunale è il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Angelo Malerba, con una interpellanza in Consiglio comunale, in merito al progetto proposto da Aral per una nuova discarica in prossimità di Spinetta. Ma i toni si fanno duri con il sindaco, che "minaccia" querela
A chiedere spiegazioni all'amministrazione comunale è il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Angelo Malerba, con una interpellanza in Consiglio comunale, in merito al progetto proposto da Aral per una nuova discarica in prossimità di Spinetta. Ma i toni si fanno duri con il sindaco, che "minaccia" querela
Un’altra questione di critica sempre sollevata da Malerba riguarda la presenza, a poche centinai di metri dal sito in questione, di un pozzo dell’acquedotto denominato “Molinetto”, già oggetto di tutela e salvaguardia, e anche la presenza di una riserva idrica denominata “campi pozzi Molinetto” che era già stata individuata come area, nella programmazione dei piani territoriali d’ambito, per l’interconnessione con altri impianti di acquedotto dell’Ato6.
Infatti secondo la relazione di compatibilità ambientale presente nella variante al Piano Regolatore a proposito del pozzo “Molinetto” si legge come questo presenti “portate potenziali tali da poter servire tutta la rete idrica di Alessandria e della Bassa Valle Bormida fino all’abitato di Acqui Terme” e che anche l’area circostante, denominata “riserva idrica” sia materia di studio da parte di Amag per la realizzazione di una centrale di approvigionamento idrico formata da 6 a 8 pozzi. “Senza contare la ripercussione a livello ambientale per gli abitanti della zona visto che si parla di un aumento del traffico in quell’area della portata di 6 camion all’ora, che significa 60 camion in una giornata” prosegue Malerba. “Non bastano già la Solvay e il caso amianto vicino alla stazione ferroviaria al sobborgo di Spinetta….”. Senza contare la tipologia di rifiuti di cui stiamo parlando che porta inevitabilmente a sollevare dubbi in materia di compatibilità ambientale: “forme e anime di fonderia”, “ceneri pesanti e scorie di caldaia”, “rifiuti che derivano dal trattamento delle scorie”, “fanghi di scarto contenenti carbonato di calcio”, ecc….
A mettere subito un freno ai timori e al progetto stesso è l’assessore all’ambiente Claudio Lombardi: “c’è ancora tutto il tempo per mettere in discussione questo progetto, visto che Aral lo ha presentato il 9 agosto e ci sono 150 giorni di tempo per esaminarlo e procedere”. Si tratta comunque secondo i dati dell’assessore di una discarica di 500 mila metri cubi di rifiuti non pericolosi, anche grazie all’intervento congiunto di Arpa e Provincia che hanno chiesto che vi sia il passaggio e la confluenza di una sola categoria di rifiuti, solo quelli inerti. “Inoltre la richiesta è stata quella di individuare i siti produttori del materiale che andrebbe a finire in discarica, oltre ad uno studio idrogeologico preliminare in materia di salvaguardia ambientale. Così come per la questione del’aumento del traffico – ha concluso Lombardi – è stato chiesto un approfondimento sulle vie che sarebbero interessate dal passaggio dei mezzi”.
Soddisfatto dell’”onestà intelletuale” e dell’impegno dell’assessore Lombardi, “cioè del singolo”, il capogruppo dei 5 stelle non si dice altrettanto contento dell’atteggiamento dell’amministrazione, del sindaco e dello stesso presidente del Consiglio Mazzoni, “che questa discarica la vogliono”. “Illazioni infondate – risponde il sindaco, che qualora ci fossero i termini per farlo, si dice pronta a tutelarsi, querelando il consigliere grillino. Sono sempre pronta ad accogliere le critiche, anche quelle non costruttive, ma non accetto che si facciano accuse e illazioni che non sono vere e che non hanno fondamento né ragione d’esistere”.