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Adriano Roggero: “Attenti che non venga soppressa anche la Diocesi”
L'allarme lanciato ieri sera durante la serata dell'associazione presieduta da Alberto Riccio
L'allarme lanciato ieri sera durante la serata dell'associazione presieduta da Alberto Riccio
Così ieri sera, giovedì, è accaduto che, al termine di una riunione piuttosto impegnativa dove sono stati affrontati argomenti delicati, dal “dopo Tribunale”, alla tares, alla situazione di Cosmo, alla soppressione della linea ferroviaria Casale – Vercelli, Adriano Roggero, agente immobiliare ed ex assessore all’ambiente nella giunta di Paolo Mascarino, che a Nuove Frontiere non appartiene, ma che frequenta le varie riunioni come molti altri casalesi, anche si segno opposto a NF, ha preso la parola e lanciato un grido di allarme: “Casale deve essere propositiva e non soltanto fare battaglie di retroguardia, lamentando delle perdite, deve guardare al futuro. Ma c’è una questione che occorre affrontare, quella della Diocesi, che è anch’essa potenzialmente a rischio. E la Diocesi di Casale va anche al di là, con i suoi confini, del Monferrato Casalese propriamente detto”.
Le parole di Roggero hanno suscitato la reazione dell presidente onorario di NF, Giancarlo Curti che ha sottolineato come “non ci sono state battaglie di retroguardia ma ci sia stata la volontà politica di penalizzare Casale”, seguendo un refrain che gli è ormai abituale. Enrico Bruschi, già consigliere comunale e già presidente della sezione del Club alpino italiano, ha evidenziato che il turismo religioso sia in aumento, non vertiginoso, ma costante, sottolineando la necessità di non trascurare questo aspetto. E seguendo questo filone di pensiero non si è – ma si era in chiusura di serata – stranamente evidenziato un aspetto: a venti chilometri da Casale c’è il Sacro Monte di Crea, patrimonio dell’Unesco, insieme ai Sacri monti piemontesi ed agli altri luoghi devozionali, ma questo è, allo stato, tuttl’altro che un propulsore turistico decisivo.