Fabbio sul “caso Atm”
Il presidente del gruppo consigliere del Pdl, Piercarlo Fabbio, scrive le proprie considerazioni sul "caso Atm" dopo le notizie di oggi e le precisazioni rese da Palazzo Rosso
Il presidente del gruppo consigliere del Pdl, Piercarlo Fabbio, scrive le proprie considerazioni sul "caso Atm" dopo le notizie di oggi e le precisazioni rese da Palazzo Rosso
Qui il comunicato:
Si sa che la situazione del Trasporto Pubblico Locale non è florida. Lo sa la Provincia, lo sa il Consorzio delle aziende che effettuano il Trasporto extraurbano, lo sa l’ATM, lo sa il Comune di Alessandria, ma l’ultima vicenda capitata all’azienda di casa nostra ha dell’incredibile.
Per ordine. Il Comune di Alessandria riceve dalla Regione Piemonte fondi da girare all’ATM per l’effettuazione del servizio. Sono tra i 5 e i 6 milioni di euro all’anno (base 2010), che hanno però subito progressive riduzioni. Ora l’ultima tranche arrivata dalla Regione è stata bloccata dal Comune – non si sa perché, anche se si sussurra di una determina prima firmata da Neri (sostituto di Zaccone) e poi inspiegabilmente ritirata – e i lavoratori ATM rischiano di rimanere con il solo acconto dello stipendio di luglio, nonostante le precisazioni della Sindaco che al solito si è specializzata in “eredità” e dice solo una parte della verità. Quella a lei più conveniente, perché se tutto funzionasse, perché ATM non riesce a pagare gli stipendi?
Complice il generale agosto e l’imminente ferragosto, la mobilitazione dei lavoratori è sconsigliata, ma c’è un’ulteriore problema: nello stipendio di luglio si incanala anche il rimborso IRPEF del 2012 di ogni lavoratore che abbia scelto questa facoltà. Sono denari dei lavoratori che ATM, come sostituto d’imposta, ritorna agli stessi. E’ legittimo un comportamento del genere con denari che non sono certo dell’azienda?
Infine un’annotazione di non poco conto. ATM ha sempre vissuto integrando i contributi comunali e regionali con gli incassi dei parcheggi. Mediamente introiti intorno a circa 20 mila euro il giorno. Nell’ultimo periodo, grazie anche all’aumento delle tariffe decise dalla Giunta Rossa, l’incasso si è ridotto a poco più di 5000 euro. Una debacle su tutta la linea. E rimane sempre aperta la questione dei 50 lavoratori che si dichiarerebbero in esubero, da retribuire con contratti di solidarietà, pur se il PDL ha dimostrato in Commissione Consiliare che il Piano dell’Azienda è largamente compensabile con risorse interne diversamente distribuite. E non sempre licenziare i lavoratori è la strada più giusta.