Arcipelago: “siamo un laboratorio di idee, per Alessandria e per il Paese”
La crisi del sistema della rappresentanza, e la ricerca di un orizzonte che vada oltre la grande ammucchiata, ma sia unalternativa anche alla rabbia sterile dei 5 Stelle. Con Carlo Viscardi, fondatore dellassociazione politica, parliamo anche di dissesto, e delle emergenze di Palazzo Rosso e di Palazzo Ghilini
La crisi del sistema della rappresentanza, e la ricerca di un orizzonte che vada oltre la grande ammucchiata, ma sia unalternativa anche alla rabbia sterile dei 5 Stelle. Con Carlo Viscardi, fondatore dellassociazione politica, parliamo anche di dissesto, e delle emergenze di Palazzo Rosso e di Palazzo Ghilini
Che ha anche un bel sito web, e una newsletter che regolarmente informa associati e simpatizzanti su progetti, iniziative e proposte. “Anima” e promotore di Arcipelago è Carlo Viscardi, 64 anni, e un lungo, articolato percorso di impegno politico e civile: “sono un personaggio ingombrante, lo so, e non solo per la stazza: ma Arcipelago non sono solo io, è un vero “think tank”, un serbatoio e laboratorio di pensiero e idee per il nostro territorio, e per l’Italia. Che mi sembra averne davvero bisogno”. Partita con un profilo volutamente “basso” nel 2009, da un anno a questa parte l’associazione interviene puntualmente nel dibattito politico, con idee decisamente indirizzate verso il cambiamento “radicale”.
“Parliamoci chiaro – spiega Viscardi – il sistema della rappresentanza così come è stato impostato nell’immediato dopoguerra era la miglior soluzione possibile per l’Italia di quell’epoca, ma oggi è miseramente fallito. Esempi innumerevoli e quotidiani, locali come nazionali, sono sotto gli occhi di tutti gli italiani: ecco perché stanno nascendo sul territorio tanti isolotti di proposta, e non solo di distruzione del pessimo sistema esistente. Il nostro obiettivo è fare in modo che gli isolotti diventino arcipelago, e possano incidere davvero, a partire dalle elezioni politiche del 2013”.
Quando Viscardi parla di volontà di costruire, e non solo distruggere, pensa ad un modello “di democrazia più diretta di quella attuale, in cui i cittadini, a partire dai quartieri, sono chiamati a partecipare ed esprimersi davvero, e a proporre soluzioni. Posto che poi occorre delegare a qualcuno la loro realizzazione: ma con un controllo ravvicinato e costante, che oggi in particolare il web e le nuove tecnologie consentono”. Ma, messa così, non è una proposta molto simile a quella del Movimento 5 Stelle? Sul tema Carlo Viscardi ci tiene a precisare: “Non ho nulla contro i 5 Stelle, a cui riconosco impegno e buona volontà. Mi pare però che Grillo, che è un grandissimo comunicatore, non abbia un vero progetto, una pars costruens, al di là della voglia di fare tabula rasa, che sicuramente, considerato come gli attuali partiti hanno ridotto il Paese, gli procurerà nel breve ampi consensi. Ma per fare cosa? Per andare dove?”.
A proposito di partiti e “vecchia” politica, Viscardi ha un percorso che arriva da lontano, e che lo ha visto prima socialista lombardiano (e borgogliano), poi promotore dei comitati per l’Ulivo, e tra i fondatori della Margherita. Per poi transitare qualche tempo nel Pd, “giusto il tempo per capire che non era nulla di nuovo, e nemmeno una semplice “fusione a freddo” tra ex comunisti e ex democristiani, ma forse qualcosa di peggio: per cui me ne sono andato. Ho avuto credo un percorso coerente all’interno della sinistra riformista: però più volte ho dovuto constatare, come nell’esperienza politica e relativo scandalo finanziamenti della Margherita, di essere in costante, esigua minoranza nel denunciare metodi e comportamenti assolutamente scandalosi”.
Arcipelago ad Alessandria, alle recenti elezioni comunali, non ha appoggiato ufficialmente nessun candidato sindaco, “anche se un nostro giovane amico era candidato nell’Idv, e a titolo personale l’ho sostenuto perché lo meritava. Osserviamo con attenzione della giunta Rossa, ma francamente ci sembra espressione di una vecchia politica, certamente incapace di intervenire in maniera drastica su emergenza che si chiamano qualità dei servizi in rapporto alle risorse disponibili, e quindi revisione degli organici dell’ente e delle partecipate. Cosa offre oggi davvero la galassia comunale agli alessandrini, e a quali costi? E’ un meccanismo che dobbiamo alimentare in eterno, aumentando a dismisura i costi a carico di una cittadinanza già stremata, o si devono battere altre strade?”.
Altrettanto critica la posizione di Carlo Viscardi sul fronte di Palazzo Ghilini: “vogliamo prenderci in giro, o cosa? Questo vecchio centro sinistra governa l’ente da un numero di anni incredibile, ha sempre gestito risorse, e sprechi connessi, e oggi Filippi finge di cadere dal pero? Naturalmente questo non significa che la spending review di Monti sia ben fatta: sulle Province l’unica cosa sensata da fare è abolirle completamente, ridistribuendo servizi e dipendenti sul territorio. Gli accorpamenti prospettati sono ridicoli: spostano il problema in avanti, e porteranno più danni che benefici”.
Arcipelago parte da Alessandria, e si è al momento “connesso” con altri isolotti tra Genova, Torino e Milano: con quali obiettivi? “Oltre ai territori da lei citati, abbiamo contatti aperti con diverse altre realtà territoriali, dalla Basilicata alla Puglia. E certamente un dialogo aperto con Massimo Cacciari e con Arturo Parisi: amici con i quali mi confronto da sempre, pur dissentendo spesso. L’obiettivo non può che essere quello del cambiamento vero, a partire dal 2013. Bersani, Alfano e Casini, passando per Montezemolo e Vendola, stanno lavorando ad una grande ammucchiata che continui l’esperienza di Monti: il tutto assomiglia terribilmente ad un blocco di potere che mira solo alla propria sopravvivenza, non comprendendo la portata dei problemi dei cittadini, o fregandosene. Dall’altra parte c’è solo Grillo, i cui limiti sono evidenti. Possibile che gli italiani non possano permettersi una prospettiva migliore di questa?”.