Di Quinzio ispirato, che assist da Rubin
Pisseri salva il risultato alla fine del primo tempo. Il lavoro prezioso di Parodi
ALESSANDRIA – Non è ancora la versione migliore, ma almeno è un gruppo che sta diventando squadra. Non basta una gara per convincere tutti che il cambiamento, quello atteso, è definitivo, però quattro giorni dopo, pur con un cambio forzato dopo 11 minuti, l’Alessandria torna a vincere, a giocfare a tratti anche bene, a segnare due vol molto belli per esecuzioni, anche a non subirne, che è la premessa. Non si è solidi se si regala, lo si è se si concede il minimo indispensabile
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PISSERI – Decisivo: una parata capolavoro, con freddezza, reattività e bravura. Fosse durato solo pochi minuti il vantaggio, probabilmente i Grigi sarebbero stati meno pazienti e incisivi nella ripresa. Il merito è del numero uno, molto attento, poco impegnato, ma nei rari casi sempre prontissimo: 7
COSENZA – Da brividi: quelli che fa correre lunga la schiena di tecnico, compagni, dirigenti e tifosi. Nel finale del primo tempo liscia la palla che Gonzi calcia a colpo sicuro, ma trova Pisseri. Nlla ripresa ancora qualche passaggio a vuoto sottoporta, che spaventa non poco. Meglio sulle palle alte: 5
PRESTIA – Sfortunato: il tempo di prendere posto al centro della difesa, ma non quello di dirigerla. Problema muscolare, cambio obbligato: ng
BLONDETT – (dal 12’st) Efficace: Va a sinistra, gli serve qualche minuto per trovare il passo, poi trova sicurezza negli anticipi e nei contrasti la spunta quasi sempre anche per scelta di tempo corretta: 6
BELLODI – Cresciuto: una gara intra era un po’ che non la giocava, decisamente meglio a destra, dove si sgancia poco, ma con il passare dei minuti si mostra più sicuro, azzardando anche qualche uscita palla al piede: 6
PARODI – Inesauribile: quando può si sgancia e e prova anche a tagliare dentro per far arrivare qualche pallone in più al limite o in area. Encomiabile il lavoro infase difensiva, aggrssivo, più veloce sulla palla, battagliero, lucido: 7
CASARINI – Trasformato: dimenticatvi il camminatore solitario di quattro giorni prima. Taglia il campo, recupera palloni, si butta nella metacampo avversaria, costruisce. Perfetto il lancio da cui nasce il primo gol: 7
CASTELLANO – Ordinato: ma senza acuti. Qualche tocco di troppo in mezzo, dovrebbe insistere nelle verticalizzazioni perchéla circolazione di palla troppo orizzontale diventa prevedibile e indurre all’errore: 6
SULJIC – (dal 12’st) Incisivo: morde il pallone quando serve, segno che ha ritrovato anche un po’ dell’energia e della sicurezza che lo hanno spesso contraddistinto lo scorso anno. Tornando ad essere un giocatore di buona sostanza: 6
DI QUINZIO – Indispensabile soprattutto quando, finalmente, gioca nel suo ruolo, trequartista, per il quale ha testa e piedi giusti. La manovra passa da lui che, in quella posizione, contribuisce a restringere il campo e accorciare gli spazi anche dell’attacco: 7.5
CHIARELLO – (dal 34’st) Motivato: vuole dimostrare di meritare più spazio e in un paio di occasioni si inserisce bene tra le linee. Ha anche frschezza atletica, da sfruttare: ng
CELIA – Determinato: per lunghi tratti del primo tempo la gara sempre essere ‘Celia contro tutti’. Molti inserimenti, buone sovrapposizioni, cross sempre da migliorare: 6
RUBIN – (dal 12’st) Suggeritore: Basterebbe solo l’azione del raddoppio, il controllo, il modo con cui gira attorno all’avversario e serve un pallone al millimetro per giustificare la scelta di assistere a a questa gara. Giocata di rara bellezza, ma anche molta sostanza: 6.5
ARRIGHINI –Stoccatore: di piede di testa, due pezzi di un repertorio ampio. Dà ragione a chi sostiene che, in condizione, è un valore aggiunto. Giusta la scelta di stare anche di più in area. Soprattutto quando la si occupa con qualità e intelligenza tattica: 8
STIJEPOVIC – (dal 34’st) Mobile: i minuti a disposizione non sono molti, cerca di sfruttarli per dare fisicità alla fase offensiva: ng
EUSEPI – Battagliero: fa la lotta su tutti i palloni, va a recuperarli al limite per aiutare la squadra a salire, quando il Piacenza prova ad alzarsi è lui il giocatore più avanzagto. Azzarda anche un pallonetto dopo essere passto in mezzo a due uomini, sa anche quando andarsi a prendere punizioni utili e intelligenti: 6.5