Economia
La richiesta
Inviata una lettera alla Regione per sostenere le denominazioni più colpite e rilanciare il settore
16 Dicembre 2025
ore
07:05
TORINO – Il comparto vitivinicolo del Piemonte, con i suoi 44 mila ettari di superficie vitata e oltre 60 denominazioni di pregio riconosciute a livello internazionale , rappresenta un pilastro dell’economia agricola regionale. Ma secondo Coldiretti Piemonte , il settore sta attraversando una fase critica che richiede interventi urgenti e mirati , come evidenziato in una lettera inviata alla Regione nei giorni scorsi. Denominazioni strategiche e aziende in crisi A parlare è Monica Monticone , membro di giunta di Coldiretti Piemonte con delega al settore vitivinicolo: «Occorre intervenire su alcune denominazioni chiave come Asti Docg, Barbera d’Asti Docg, Brachetto Docg, Piemonte Doc Barbera, Cortese Alto Monferrato Doc e Piemonte Doc Dolcetto . In questi casi servono misure di compensazione per la differenza di valore quando il prodotto è destinato ad usi alternativi». Tra le proposte, anche una moratoria sui debiti per le imprese vitivinicole in difficoltà, con sospensione della quota capitale per le campagne 2025/2026 e 2026/2027 , e l’avvio di un piano straordinario di promozione per valorizzare le denominazioni regionali. Coldiretti chiede anche indennizzi per il mancato reddito dei produttori d’uva, penalizzati da un provvedimento vendemmiale che ha abbassato le rese disciplinari, incidendo direttamente sulla redditività delle aziende. « Difendere il vino significa difendere un patrimonio di imprese, famiglie e cultura millenaria», dichiarano la presidente di Coldiretti Piemonte Cristina Brizzolari e il delegato confederale Bruno Rivarossa . Secondo i vertici dell’organizzazione, serve una cooperazione tecnica strutturata con la Regione, per affrontare in modo sistemico le criticità del comparto e rispondere con strumenti concreti alle esigenze delle imprese vitivinicole.