Mario Canepa «La città perde una persona preziosa»
OVADA – Era facile incontrarlo la mattina presto Mario Canepa, l’incedere elegante manifestazione esteriore del suo modo di essere. Sotto il braccio spesso la fascetta dei giornali che amava concedersi il tempo di leggere al bar. «Si incontrava con gli amici al bar ogni domenica – racconta il flautista Marcello Crocco – Era abbastanza taciturno ma sapeva entrare nel discorso con il suo humor misurato. Era un uomo di grande cultura”. La passione per il bello l’aveva portato a essere tra i fondatori di “Due sotto l’ombrello”, l’associazione che con il suo primo animatore in Mirko Marchelli diede vita a “Incontemporanea”, rassegna d’arte figurativa e musica. Un sunto delle passioni di Canepa che aggiungeva anche la parola scritta. “Le poesie con le quali apriva i suoi volumi – racconta Cino Puppo, a sua volta membro di “Due sotto l’ombrello” – racchiudevano meglio di ogni altra cosa l’essenza dell’ovadesità. “Si era avvicinato all’Accademia Urbense, dapprima come semplice socio poi come collaboratore. “Faceva la sue cose – ricorda il presidente Paolo Bavazzano – Noi gli davamo spunti, coglieva quelli che più lo interessavano. Al tempo stesso l’associazione era un punto d’appoggio per le sue ricerche. Ovada perde tantissimo”.