Housing sociale: entro fine anno i primi ingressi? Servono 600mila euro
Ciccaglioni: "?I lavori sono quasi ultimati. Mancano gli allacci di acqua, luce e gas e poi si può procedere ai primi ingressi. Entro la fine dell'anno?
ALESSANDRIA – Una storia lunga e travagliata che sembra non avere mai fine: è quella del progetto di housing sociale di S. Michele. Questa sarà la volta buona per mettere un punto ad una questione che va avanti tempo e che ogni volta sembra arrivata al ‘lieto fine’, salvo poi slittare di mesi, che si trasformano strada facendo in anni? “I lavori sono quasi ultimati. Mancano gli allacci di acqua, luce e gas e poi si può procedere ai primi ingressi. Entro la fine dell’anno”. Queste le parole dell’assessore Piervittorio Ciccaglioni, in una commissione in cui erano presenti anche i vertici di Atc, coinvolti insieme a Cissaca e Regione in questa partita. Che nonostante tutto, presenta ancora incertezze sul fronte di accordi e gestione della struttura. Con la Regione Piemonte infatti si sta rivedendo il protocollo, quello che risale al 2009, con condizioni che oggi sono “difficilmente praticabili” ha aggiunto Marco Santi, vicepresidente Atc. E sulle quali si è riscontrata anche una ‘anomalia’ – la formula del comodato d’uso trentennale – che sembra rendere difficile la formula del finanziamento. “Ora la nuova dirigente regionale vuole rivedere il tutto, confermando o meno la nuova modalità di accordo già individuata in un passaggio successivo: quella della ‘edilizia residenziale agevolata’, che specificherebbe chi può usufruire di questi alloggi. Ma soprattutto dovrebbe evitare di dover restituire i soldi fin ora messi dalla Regione” (anche se l’assessore assicura che “non c’è pericolo di doverli ridare indietro”). Il tutto con una proroga che scade però a fine anno. Per questo da parte di Santi “c’è preoccupazione”.
Opposizione all’attacco
Perplessità e dubbi rispetto alle parole dell’assessore da parte dell’opposizione. Ma è anche il presidente del Consiglio comunale, Emanuele Locci, a chiedere espressamente “visto che la volontà è di modificare il comodato, il che modo il Comune pensa di venire in possesso di quella palazzina?”. Cioè “c’è un impegno di acquisizione? E se si, con che risorse? Di che cifre stiamo parlando?”aggiunge Vittoria Oneto (Pd). “Vedremo se ci saranno possibilità di finanziamento” è la risposta vaga di Ciccaglioni. Che fa scatenare l’ira dell’ex sindaco Rossa: “se si vogliono chiedere contributi, bisognerà a spanne avere un’idea di quanto serve per chiudere la questione S. Michele!”. Alla fine, con l’aiuto via sms del dirigente comunale, qualche cifra viene messa sul tavolo: “240mila per l’acquisizione e altri 350mila per strade e illuminazione. Insomma servono 600mila euro”. Ma sul dove trovarli…