Società
La revisione
Approvata in consiglio comunale. Cancellato il rischio di perdere la struttura di soccorso
11 Ottobre 2025
ore
06:59
OVADA - Potrà cambiare l'area ex Lai, la porzione di via Voltri all'ingresso della città da tempo sotto i riflettori. C'è un problema oggettivo determinato dal traffico che strangola una porzione della città . E poi c'è la necessità di rendere più ordinato lo spazio nato tra il 2012 e il 2014 all'epoca dell'abbattimento del palazzo (oramai ridotto a rudere) dove aveva sede la nota azienda di arredi da bar che ha rappresentato per anni un vanto cittadino. A dettare le regole del cambiamento sarà ora la variante al piano regolatore approvata qualche sera fa dal consiglio comunale. In particolare le modifiche apportata aprono la possibilità a un numero maggiore di parcheggi, più spazi verdi grazie alla trasformazione di alcune aree private in pubbliche. Ma la novità più corposa è la possibilità di realizzare una nuova caserma dei Vigili del Fuoco in luogo di quella attualmente collocata in via Voltri non più in linea con le norme. "La comunicazione inviata dal Comando dei Vigili del Fuoco di Roma - ha chiarito il vice sindaco Mario Esposito che ha anche competenza sull'Urbanistica - parlava del rischio di perdere questo servizio a causa della necessità di un'area più adeguata. Ci siamo mossi subito per trovare una soluzione. L'abbiamo trovata con gli spazi a disposizione nell'area retrostante". Cambiamento abortito La variante originaria prevista per l'area ex Lai doveva portare alla nascita di una nuova realtà commerciale accanto all'attività di grande distribuzione che si è insediata accanto a via Voltri. Ne nacque una polemica molto forte tra l'amministrazione dell'epoca e i comitati contrari. Di fatto l'unico cambiamento registrato su il trasferimento dell'area per la grande distribuzione dalla periferia di via Novi nell'attuale collocazione. "L'approvazione di questa variante - ha chiarito in consiglio il sindaco, Gianfranco Comaschi - è un primo passo per contrastare il degrado di un'area sulla quale c'era l'effettiva necessità di intervenire". Il provvedimento individua anche uno spazio maggiore per attività di natura turistica e ricettiva.